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Cerreto di Spoleto – Monumenti

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La lapide in ricordo dei Caduti

Alla fine della Grande Guerra tutti i Paesi usciti dal conflitto istituiscono riti e solennità civili in ricordo dei caduti. La necessità di costruire una ‘memoria di guerra’ è determinata dalle dimensioni stesse del lutto poiché in quattro anni di combattimenti una intera generazione venne cancellata superando per drammaticità e complessità ogni esperienza bellica precedente. La stessa religione sembrò impotente a fronteggiare l’ampiezza e la profondità del dolore tant’è che il potere civile si sentì in obbligo di giustificare il sacrificio dei caduti ma anche di confortare moralmente e materialmente coloro che erano rimasti. E, per vincitori e vinti, l’istituzionalizzazione del culto dei caduti è un punto di arrivo per metabolizzare quel lutto che vide nella figura del ‘milite ignoto’ il simbolo capace di rappresentare, riscattandola, la somma delle sofferenze individuali.

Nei primi mesi del 1919 anche a Cerreto di Spoleto si costituisce un comitato con lo scopo di raccogliere fondi «per provvedere ad onorare degnamente la memoria dei gloriosi caduti della guerra attuale». Il comitato raccoglie «il plauso di tutta la popolazione che risponde all’appello dando il proprio obolo». La somma raccolta, però, non è sufficiente per coprire «le spese previste per l’erezione di un ricordo marmoreo consistente in una lapide con incisi i nomi dei 44 caduti, da porsi nella facciata della casa comunale». Interviene quindi il consiglio comunale di Cerreto di Spoleto, presieduto dal sindaco Giovan Battista Argentieri, che all’unanimità, il 27 maggio 1919, concede un contributo di lire 1.500 in favore del comitato per le onoranze i combattenti morti in guerra.

La lapide, in marmo bianco con iscrizioni evidenziate in nero, tuttora è presente nella facciata dell’ex palazzo comunale. Nella parte superiore presenta un cartiglio con la seguente scritta: «comune e popolo di cerreto ai caduti nella iv guerra d’indipendenza».

Al centro è posta una figura di donna che personifica Cerreto. La donna, con la mano sinistra, regge uno scudo con lo stemma del comune (due orsi di fronte ad un albero sopra un ponte a tre archi) mentre con la mano destra sostiene una piccola scultura in bronzo raffigurante la ‘Vittoria Alata’.

Sulla destra e sulla sinistra sono inserite quattro lastre di marmo, separate da mosaici su fondo oro in stile liberty. Sopra le lastre di marmo sono inserite le date MCMXV, MCMXVI (a sinistra); MCMXVII, MCMXVIII (a destra) e sotto sono riportati i nomi dei caduti, distinti in base all’anno di morte e in base al grado militare.

La lapide, dopo la Seconda guerra mondiale venne ampliata aggiungendo nella parte inferiore i nomi dei caduti per la Patria con la seguente motivazione. «guerra mondiale / 1940-1945 / miitari e civili / caduti / in guerra e per / cause di guerra».

Fonti: Archivio storico comunale Cerreto di Spoleto, Atti del Consiglio Comunale, delibera 27 maggio 1919, n. 903.