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Lug

Il diario di Giuseppe Mimmi all’archivio di stato di Spoleto

Presso la biblioteca della sezione di archivio di stato di Spoleto è conservata una copia del diario di Giuseppe Mimmi, figlio di Arcangelo e Augusta Valentini.

La famiglia di Mimmi era  originaria di Acquasparta. Da lì il padre Angelo si era trasferito perché funzionario della Sottoprefettura di Spoleto. Giuseppe Mimmi nacque nella città dei Duchi il 27 giugno 1885. Si diplomò al liceo Pontano Sansi nel 1904 poi seguì i corsi di giurisprudenza presso le università di Roma e di Camerino. All’inizio del 1915 si arruolò nella Milizia Territoriale. Queste le sue caratteristiche fisiche: altezza 1,72 metri; colorito pallido; capelli ‘castagni ondati’; dentatura ‘guasta’.

All’entrata in guerra dell’Italia partecipò al corso allievi ufficiali di fanteria e con il grado di sottotenente fu inviato prima a Cuneo, poi a Palmanova; per tutto il 1915 e parte del 1916 fu utilizzato in operazioni di retrovia, in particolare nella costruzione di trincee sul Carso. Dall’agosto 1916, epoca della conquista di Gorizia, venne compreso nei reparti di prima linea. Il 23 marzo 1917 partecipò ad una battaglia durata quattro giorni in occasione della quale meritò la medaglia di bronzo al valor militare. Il 27 agosto 1917, durante un fortunoso tentativo di passaggio del Timavo, fu ferito e da quel momento e per tutta la durata della guerra fu utilizzato per vari compiti nelle retrovie, in particolare al Tribunale Militare.

Dopo la guerra fece il concorso per la Magistratura e diresse successivamente le Preture di Montecarotto (Jesi), Caramanico (Chieti), Sassuolo (Modena), Viadana (Mantova), e La Spezia. Si ritirò in pensione in provincia di Pesaro, dove pose mano alla stesura a macchina del “Diario di Guerra”, ricavandolo dalle quasi tremila lettere che dal fronte aveva scritto alla sua fidanzata. Il volume conservato presso la biblioteca della sezione di archivio di stato di Spoleto è la fotocopia del dattiloscritto. Le correzioni a penna sono di sua mano.

Giuseppe Mimmi morì a Pesaro nel 1966.

Gli è stata conferita la medaglia di bronzo al valor militare con la seguente motivazione: “In azione peculiarmente difficile, comandante la compagnia di prima ondata, seppe arditamente superare la resistenza nemica e trascinare i suoi soldati sino ad oltre un chilometro dalla linea d’attacco. Mancatogli il collegamento laterale ripiegava lentamente, ordinatamente, fronteggiando vittoriosamente i contrattacchi nemici. Lukatic – Selo – quota 238, 247, 237 / 23-26 maggio 1917“.

Fonti: Mimmi Giuseppe, Diario di guerra 1915-1918, copia fotostatica presso la biblioteca della sezione di archivio di stato di Spoleto (n. 26346); Cronache dal fronte 1915 – La Prima guerra mondiale in Italia – Le voci, L’Espresso con l’Archivio Diaristico Nazionale, 2015, p. 43.

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