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Giu

La morte in prigionia dell’artigliere Enrico Trincia

 

TRINCIA ENRICOEnrico Trincia nasce a Norcia il 16 maggio 1892, come da tradizione familiare, viene addestrato all’arte di fabbro – maniscalco.

Chiamato alle armi il 15 settembre 1912 viene assegnato al 18° Reggimento Artiglieria da Campagna. Dopo il consueto addestramento, viene impiegato, fin dal 15 maggio 1913 nei servizi di ferratura quadrupedi. Attività questa ricercata e preziosa se si tiene conto che la mobilità degli eserciti, allora, era dovuta quasi esclusivamente alla presenza di migliaia di quadrupedi. Avrebbe dovuto essere posto in congedo al termine del servizio di leva ma, a causa della preziosità delle sue prestazioni, fu trattenuto in servizio fin dal 1° gennaio 1915 ed inviato il 27 maggio dello stesso anno in territorio in stato di guerra.

Fino al 24 ottobre 1917, cioè per più di due anni, partecipò con il suo reggimento alle attività di guerra svoltesi sull’altipiano del Carso.

In quella data, a causa dello sfondamento delle nostre linee da parte degli austro-tedeschi fu fatto prigioniero ed inviato nei campi di concentramento in Germania. Le enormi sofferenze e privazioni della prigionia avevano minato il suo fisico. La Vittoria del 4 novembre 1918 non determinò la sua immediata liberazione. Lo smistamento dei prigionieri avveniva in maniera lenta ed esasperante e le condizioni di vita nei campi non erano migliorate.

Il suo fisico, pur robusto cedette ed il Trincia morì di malattia il 6 luglio 1919 nel campo di concentramento di Braunau in Germania.

Gli fu conferita la Medaglia interalleata della Vittoria e la Medaglia Commemorativa Nazionale della Guerra 1915 – 1918 e per le Campagne

degli anni 1915 – 1916 – 1917 affidate alla gelosa custodia dei suoi familiari.

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