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16
Mar

L’opera della Croce Rossa nella Grande Guerra

Si è conclusa presso il Museo della Fanteria di Roma la mostra temporanea dedicata a “L’opera della Croce Rossa nella Grande Guerra”.

La Croce Rossa è la più importante  organizzazione di assistenza che esista in tutto il mondo: è sorta per merito di due grandi personalità. Un grande scienziato italiano, il dott. Ferdiando Palasciano ed un cittadino svizzero, Henry Dunant che fece la grande differenza nel 1862 a Ginevra, con la pubblicazione di un suo libro “Ricordi della battaglia di Solferino” avvenuta nel 1859. Con quest’opera commosse l’opinione pubblica del mondo intero descrivendo le sofferenze dei feriti di guerra, malamente soccorsi sul campo e provocò la decisione dei Govenri perchè venissero riuniti a Ginevra i rispettivi delegati in una prima Assemblea che ebbe luogo nell’ottobre del 1863 e che portò al successivo, definitivo Congresso internazionale di Ginevra del 22 agosto 1864 in cui venne ufficialmente ratificata la famosa Convenzione detta di Ginevra.

Come in tutte le altre Nazioni che avevano aderito alla Convenzione di Ginevra, anche in Italia sorse l’Associazione di soccorso ai malati e feriti in guerra, per iniziativa dell’Associazione medica di Milano. A quella del Comitato di Milano seguì presto la formazione di Comitati e Sottocomitati nelle altre regioni d’Italia, tra i primi Firenze e Bergamo nello stesso 1864, finchè nel 1882 essi si riunirono tutti sotto il Comitato Centrale di Roma ormai divenuta Capitale d’Italia e sorse così, con la Legge del 1884 e sotto l’Alta protezione del Re e della Regina, l’Associazione Italiana della Croce Rossa per il soccorso dei malati e feriti in guerra.

Ma l’opera veramente grandiosa della Croce Rossa Italiana si è poi svolta nel corso della Prima guerra mondiale, la guerra europea che ha insanguinato il Vecchio Continente dal 1914 al 1918.

Presso il piano terra del  Museo della Fanteria di Roma, ad aprile, verrà allestita una mostra temporanea interamente dedicata al rancio e vettovagliamento dei soldati. In ogni caso, fino al 4 novembre del 2018,   è visitabile al primo piano l’interessante mostra “Bollettino 1268 – Il confine di carta”, curata da Federica Dal Forno. L’evento, organizzato dallo Stato Maggiore dell’Esercito nel Centesimo anniversario della Grande Guerra, ha come obiettivo quello di volgere indietro lo sguardo per ritrovare nel conflitto la storia dei molti uomini che l’hanno vissuto, cercando nelle loro parole , negli oggetti che ancora portano le impronte di quei fatti, un nuovo linguaggio comunicativo, per narrare la storia con il sapore del racconto, il colore dell’esperienza.

Ingresso libero.

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