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20
Apr

Mario Cataldi racconta la vita in trincea del padre Agostino

Mario Cataldi di Frascaro, frazione nel comune di Norcia, racconta:

Penultimo di nove fratelli, venni alla luce nel 1928 quando la Prima guerra mondiale era alle spalle. Quanto vi racconto è accaduto alla mia famiglia in quel brutto periodo ed è la storia di mio padre, Agostino Cataldi, nato il 12 giugno 1887 e morto il 20 settembre 1976.

Agostino, da uomo libero, premuroso di far crescere la sua numerosa famiglia, si ritrovò all’improvviso soldato a fronteggiare una guerra ingiusta e crudele.

Arruolato in prima linea a Trieste, imparò a parlare velocemente il tedesco e a combattere, rischiando la vita più di una volta.

La vita in trincea era durissima: spesso i piedi si congelavano e l’unico rimedio era farsi dei massaggi con la neve perché l’acqua calda congelava a sua volta.

I fuochi non potevano essere mai accessi perché i cecchini potevano facilmente scoprirti ed ucciderti. Ricordava bene anche quando una volta fu salvato da un amico militare “c’erano spari ovunque – raccontava –  la mitragliatrice sparava di continuo e rischiai la vita affacciandomi al di sopra della trincea per vedere da quale direzione venisse l’attacco”. Il suo compagno gli salvò la pelle tirandolo giù tempestivamente.

In quel giorno funesto sopravvissero solo in otto poiché durante quell’assalto violento in trincea morirono più di duecentoquaranta militari, tutti suoi compagni. Da questo evento in poi tutto cambiò…».

 

Per saperne di più: Frascaro di Norcia. Storia, arte, miti e leggende, a cura di Monica Paggetta, Quaderni del volontariato CESVOL, 2018, pp. 87-89

Per contattare l’Associazione no profit  “Per il Sentiero del Silenzio da Frascaro a Norcia”: sentierofrascaro@gmail.com

 

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