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Gen

1917: a Norcia ‘guerra e fame passano insieme’

Durante la guerra la mancanza di grano, e quindi di cibo, si acuisce anche a Norcia creando problemi di ordine pubblico a causa del malcontento che serpeggia tra la popolazione. Il 19 gennaio 1917  l’incaricato della distribuzione dei biglietti – ossia delle tessere per l’acquisto di grano a prezzi calmierati – è costretto a sospendere la vendita, perché, sebbene protetto da due carabinieri e dall’unica guardia municipale rimasta, si ritrova al centro di un violento assembramento poiché “le donne, specialmente, per ottenere prime il biglietto, fecero un gran fracasso”. In seguito a questo fatto il sindaco Vincenzo Paris non rimane altro che far prendere nota di tutti coloro che erano rimasti privi di biglietti a causa dell’interruzione imprevista. Con il passare dei giorni, però, le cose peggiorarono e, il 21 gennaio – come racconta al prefetto di Perugia lo stesso sindaco – “fu invaso il comune da oltre 200 persone che fecero un fracasso indiavolato” e per farlo cessare fu necessario non solo promettere che avrebbe fatto distribuire nel pomeriggio il grano rimasto ma anche richiedere la presenza di due carabinieri e del loro comandante. Purtroppo, nella distribuzione del grano ci si rese conto che non sarebbe bastato per tutte le famiglie richiedenti, quindi fu presa nota di tutti coloro che erano rimasti sprovvisti e il sindaco, preoccupato per la brutta piega creatasi con quest’ultimi, prese l’impegno di distribuire presto altro grano.

Facile a dirsi, più difficile a farsi, perché da successivi contatti avuti con il prefetto di Perugia, il sindaco di Norcia apprese che ci sarebbero voluti almeno 15 giorni per averlo a disposizione e poterlo distribuire alla cittadinanza.

Appresa questa allarmante notizia, Paris volle ricordare al prefetto “l’antico assioma che con la fame non si ragiona” declinando ogni responsabilità sulle conseguenze che sarebbero potute avvenire ricordando anche il triste fatto avvenuto trentotto anni prima, nel 1879, “quando la truppa fece fuoco sul popolo manifestante e affamato, che voleva impedire la partenza di un carro di grano da Norcia” per altri lidi.

Per saperne di più: Rita Chiaverini, “La Grande Guerra a Norcia e in Valnerina”, Bollettino della Deputazione di storia patria per l’Umbria, CXIV, Tomo secondo, 2017, pp.577-648.

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