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Presentato il libro “52° Reggimento Fanteria ALPI – Obbedisco” a cura dell’UNUCI

Spoleto, chiostro di San Nicolò

Presentato il libro “52° Reggimento Fanteria ALPI – Obbedisco” a cura dell’UNUCI

In occasione delle ricorrenze per il Centenario della Prima Guerra mondiale è stato presentato il 3 novembre al chiostro di San Nicolò il libro “52° Reggimento Fanteria Alpi – Obbedisco” a cura dell’UNUCI. Il volume, dedicato al 52° Reggimento Fanteria “ALPI”, è una ricerca storica, condotta con grande rigore, per celebrare la memoria dei Garibaldini e di tutti gli uomini appartenenti al glorioso reggimento originatosi dai volontari dei Cacciatori delle Alpi: un gruppo di uomini cha ha scritto pagine fondamentali della Storia del Paese, il cui valore è legato ad episodi gloriosi dell’Unità nazionale e che si è distinto per numerosi atti eroici anche nella Prima e nella Seconda guerra mondiale. L’iniziativa si è svolta alla presenza di Giampiero Panfili, Presidente del Consiglio Comunale di Spoleto, del Gen. B. Ing. Antonio Cuozzo, del presidente UNUCI di Spoleto, Gen. B. Mario Di Spirito, curatore della riedizione del volume e dello storico Magg. Gen. Massimo Coltrinari. “Al di là dell’indubbio valore storico e memoriale del libro – ha spiegato Panfili – che aggiorna e completa con una nuova veste grafica un volume pubblicato ottanta anni fa, la sezione UNUCI di Spoleto ha dato vita, in collaborazione con i Lions, ad una pubblicazione che, oltre ad essere prezioso strumento didattico di approfondimento storiografico, possiede un valore speciale per noi spoletini, per come riesce ad intrecciare i grandi avvenimenti epocali della storia della nostra Nazione alle vicende, agli uomini e alle memorie della nostra storia locale. Quella dei “Cacciatori delle Alpi è una presenza quindi che non solo ricorre costante nell’album dei ricordi di tanti spoletini ma che va a comporre una parte rilevante del mosaico della nostra identità. Voglio congratularmi con tutti coloro, siano singoli ricercatori o istituzioni o associazioni, che hanno contribuito alla riuscita dell’opera. Chi ha avuto l’idea di questo volume sulla storia del Reggimento e chi lo ha poi realizzato, con ammirevole impegno, merita la massima considerazione. La loro non è solo una dimostrazione di senso civico e di attaccamento alle istituzioni ma un vero gesto di amore nei confronti della città”.