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Tutte le curiosità e le vicende racchiuse in questi articoli
23
Apr

Dalla mascella d’asino di Sansone alle armi della Grande Guerra

di Properzio Nervo*

Con la mascella d’un asino

Io li ho ben maciullati,

con le mascelle di un asino

ho colpito mille uomini”

GIUDICI 16,5

 

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Collezione Giampaolo Naticchioni

Sansone grazie alla forza fisica eccezionale, con un semplice oggetto compie una strage; già al suo tempo però, gli uomini erano in possesso di armi più sofisticate rappresentate in maggior parte da spade, pugnali e lance nonché di armi da getto come archi semplici e composti, balestre macchine d’assedio ed altro. Tali armi restarono per lo più invariate per secoli, le differenze erano legate alla minore o maggiore maestria degli armaioli i quali fabbricavano ogni pezzo manualmente. Le armi erano spesso delle vere opere d’arte, bottino ambito nei campi di battaglia o nello scambio di doni. Il cambiamento radicale accadde con l’invenzione della polvere da sparo che benché usata in armi rudimentali permetteva di uccidere a distanza maggiore e univa a ciò l’effetto terrificante del rumore dello sparo. Il problema più serio era costituito dal fatto che la polvere doveva essere perfettamente asciutta e ciò era difficile nei giorni piovosi o semplicemente umidi. I sistemi di accensione si andarono via via perfezionando passando dalla semplice miccia a quelli a sorgente di scintille ottenuto facendo strisciare con violenza una pietra focaia su di una superficie di acciaio dolce lievemente zigrinata. Nei primi decenni del XIX secolo l’invenzione di inneschi chimici come il fulminato di mercurio o il clorato di potassio mandarono presto in pensione i vecchi sistemi a pietra focaia. L’altro fattore innovativo di grandissima importanza fu la messa a punto della corteccia che nello stesso involucro conteneva sia la polvere che la palla. Il bossolo di ottone attualmente in uso è il punto d’arrivo di tutto questo impegno per avere un arma sicura e facile da usare. Le innovazioni nel campo degli armamenti si sono sempre diffusi rapidamente sia per motivi militari che commerciali ed è tuttora una importante voce economica per diversi Paesi costruttori, Italia compresa. La prima guerra mondiale vede l’introduzione di un numero ingente di armi impiegate, ormai moderne ed efficienti, alcune delle quali realizzate per la prima volta. L’armamento base per tutti i soldati di frontiera di qualsiasi esercito era il fucile con l’annessa baionetta per gli scontri ravvicinati. Comparando diversi modelli di fucile in uso non si notano differenze sostanziali essendo tutti in grado di avere più colpi a disposizione tramite caricatori o serbatoi interni, qualche differenza si trova nei calibri ma in generale erano tutti fucili micidiali, precisi e robusti. Altra arma individuale era la pistola o il revolver per lo più destinata agli ufficiali o a corpi speciali. Il fucile era il compagno fidato del soldato il quale aveva tutto l’interesse a tenerlo pulito ed in ordine. Nella guerra di logoramento tipica del 1914-18 un ruolo importantissimo ebbe la mitragliatrice, arma collettiva, che con la possibilità di sparare 400-500 colpi al minuto era di estrema efficacia nel bloccare assalti di formazioni massicce e per il fuoco di copertura. In questo campo c’erano alcuni tipi di arma più affidabili e di sicuro impiego rispetto ad altre, però nel complesso tutte terribili. Sempre come arma individuale ci fu un largo impiego di bombe a mano di vari tipi. Le artiglierie grazie ai grandi sviluppi della siderurgia schierarono pezzi di ogni calibro, anche grandissimo, il cannone era l’arma che preparava il terreno agli assalitori sia demolendo i trinceramenti nemici e le barriere di reticolati, sia effettuando il fuoco di controbatteria per contrastare il fuoco nemico. Per la prima volta si cominciarono ad usare i gas di vario tipo che potevano essere asfissianti, lacrimogeni, vescicanti etc. Tale arma subdola veniva usata perché poteva penetrare anche nei ricoveri dove i soldati trovavano riparo durante i bombardamenti. Per continuare nell’elenco delle novità assolute nella prima guerra mondiale ci fu l’impiego dell’aeroplano, del carro armato, del sommergibile, per citare i più noti. Si può definire una guerra speciale la prima guerra mondiale perché tutte le nazioni coinvolte erano completamente in armi. Il soldato al fronte, l’operaio nelle fabbriche, il contadino nelle campagne. La produzione generale aveva come fine il sostegno ed il mantenimento dell’esercito al fronte. La scienza fu spronata a trovare nuove risorse, la stampa, la propaganda, associazione di ogni tipo sorsero per dare un contributo allo scopo finale che era quello di vincere.

Armi Individuali Esercito Italiano (Regio Esercito):

  • Moschetto modello 1891 6 colpi calibro 6,5 più baionetta
  • Pistola (per Ufficiali) Automatica Glisenti calibro 9
  • Revolver Tettoni Bodeo calibro 10.4

in.alta.montagna.oltre.la.valnerina.per.non.dimenticare.grande.guerra (2)

Properzio Nervo, Università La Sapienza – Roma

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