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9
Lug

Cerreto nel 1915: solidarietà con le popolazioni della Marsica

Il 1915 si apre a Cerreto di Spoleto con un atto di umanità e solidarietà del consiglio comunale nei confronti delle popolazioni della Marsica colpite dal sisma del 13 gennaio.

È uno dei più distruttivi terremoti del Novecento: la terra trema alle 7:48 e il terremoto, dell’XI grado della scala Mercalli – equivalente al VII Richter – rade al suolo Avezzano, causa 30.000 vittime su un totale di 120.000 persone residenti nelle aree disastrate. I feriti e i senza tetto sono decine di migliaia mentre più di 9.000 uomini, fra militari e civili, sono impegnati per i soccorsi, il trasporto dei feriti agli ospedali e la distribuzione dei viveri.

Di fronte a tale tragedia la comunità di Cerreto di Spoleto non rimane indifferente. Il consiglio comunale del 22 gennaio 1915, presieduto dal sindaco Giovan Battista Argentieri, accoglie all’unanimità la proposta del consigliere Mariano Paoluzzi di deliberare un sussidio di 200 lire «per concorrere a lenire le sofferenze dei colpiti dal terremoto». Un atto lodevole se si tengono presenti le difficoltà di bilancio del comune montano che ha grandi difficoltà per fare quadrare i conti e anche per sfamare la popolazione locale.

La guerra alle porte influisce pesantemente sull’utilizzo e, soprattutto, sulla permanenza dell truppa nella Marsica: i colpi di rivoltella sparati il 28 giugno 1914 dallo studente nazionalista bosniaco Gavrilo Princip contro l’Arciduca d’Austria Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia hanno fatto scivolare da alcuni mesi l’Europa in un conflitto dalle conseguenze immani. L’Italia, invece, è rimasta a guardare ma il 24 maggio 1915, sulla base del patto di Londra, entrerà in guerra al fianco della Francia, dell’Inghilterra e della Russia.

Fonte: Archivio Storico Comunale Cerreto di Spoleto, Post unitario, Atti del Consiglio Comunale, delibera del 23 gennaio 1915, n. 2.

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