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Tutte le curiosità e le vicende racchiuse in questi articoli
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Feb

Storie dimenticate: Aureli Antonio di Preci

La classe di leva 1880 presenta una particolarità: i richiamati prestano servizio militare nel triennio 1900-1903;  vengono poi richiamati alle armi nel 1904 ma molti non si presentano perché emigrati all’estero. Vengono richiamati nel 1915 ma ugualmente, trovandosi all’estero, non possono presentarsi  e vengono dichiarati disertori. Al termine del Primo conflitto mondiale l’ amnistia (art. 2 R. D. 2.9.1919 n. 1502) consentirà  agli emigranti di tornare in Italia.

Aureli Antonio di Preci appartiene alla classe 1880 e, pur non essendo emigrato all’estero, per un momento viene accusato di diserzione. Ecco la sua storia:

Carta d’identità:

Figlio di Vittorio e Ginevra Massioni

Nato a Preci, nella frazione Castelvecchio, località case sparse, il 9 marzo 1880

Connotati e contrassegni salienti:

Statura:  1,68  metri

Capelli: castani lisci

Occhi:  castani

Colorito: bruno

Dentatura: sana

 Professione:

Scrivano

 

Matricola n. 5873, Classe 1880, Distretto militare di Spoleto

È chiamato alle armi il  28 marzo 1901 e, il 4 aprile dello stesso anno  è inquadrato nel 12° reggimento bersaglieri.

Trovandosi in III categoria nel distretto militare di Spoleto, il 18 maggio 1903 viene mandato in congedo illimitato, in base all’articolo 96 del Testo unico della legge sul reclutamento (dispaccio M. 16 maggio 1903 n. 4526).

Gli viene rilasciata l’attestazione per l’elettorato politico e concessa la dichiarazione di buona condotta.

Il 23 maggio 1915 viene richiamato alle armi per effetto del regio decreto  del 22 aprile 1915 (circolare n. 555). Il 29 maggio 1915 giunge nel distretto militare di Torino.

Il 26 giugno 1915 viene dichiarato disertore per essersi assentato illegalmente dal 4° Battaglione M. T. Il 1° luglio 1915 viene denunciato al Tribunale Militare di Torino. L’8 luglio 1915 si costituisce al 4° Battaglione Milizia Territoriale e viene messo in prigione a disposizione del Tribunale Militare.

Il 1° settembre 1915 viene assolto per non provata reità del reato di diserzione e posto in libertà (sentenza del Tribunale Militare di Torino).

Il 5 settembre 1916 viene inquadrato nel 2° Battaglione di Milizia Territoriale e giunge in territorio dichiarato in stato di guerra.

Muore il 17 settembre 1916 in un “fatto d’armi” mentre, nell’albo d’oro del ministero della guerra, viene scritto “morto il 17 dicembre 1916 a Brione  per malattia”.

 

 

Decorazioni:

  • Campagna di guerra 1916.
  • Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 istituita con Regio Decreto n. 1241 in data 29 luglio 1920 ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1916 concessione 227478.

 

Luogo di sepoltura: Italia

Fonti: Sezione di Archivio di Stato di Spoleto,  Distretto militare, Ruoli matricolari, 1880, n. 114;  Banca Dati Commissariato Onorcaduti.

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