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Tutte le curiosità e le vicende racchiuse in questi articoli
19
Giu

Norcia 1914: si costituisce il patronato scolastico. Alcuni articoli dello statuto.

di Matteo Vanni

Negli anni che precedono l’ingresso dell’Italia nel Primo conflitto mondiale  la situazione legata all’istruzione nursina è descritta da Vincenzo Paris nella sua Guida di Norcia, edita nel 1906:

«All’istruzione seondarie provvedono il Ginnasio Municipale e la Scuola tecnica pareggiata; a quella primaria, cinque classi elementari maschili; altrettante femminili e varie sezione aggiunte in città. Nelle frazioni vi sono diciannove scuole fra regolari e facoltative.

La nostra Congregazione di Carità amministra:

a) il ricco Orfanotrofio Renzi, dal nome del suo fondatore, che lo istituì con la munificente somma di lire 400.000, allo scopo di ricoverarvi orfani d’ambo i sessi. Al presente, per deficienza di locali, vi sono raccolte solo cnquanta ragazze, alle quali s’impartisce regolare istruzione elementare e si fanno apprendere i più necessari lavori donneschi con le varie faccende domestiche, Escono da quest’istituto all’età di anni 21, con piccola dote in danaro e con modesto corredo.

b) il Monte di pietà

c) quello Frumentario

d) il civico Ospedale e l’Asilo d’infanzia. Questi ultimi due istituti sono mantenuti quasi per intero dal Comune.

L’istituto-Convitto di S. Antonio per fanciulle, ha regolari scuole elementari, come le hanno le Suore di Santa Maria della Pace. In entrambi sono ammesse alunne esterne, sia per l’istruzione che per il ricamo ed altri lavori donneschi».

Nel 1914 l’amministrazione comunale  discute anche in merito alla costituzione di un patronato scolastico con lo scopo di incentivare la scolarizzazione, così come previsto con legge 4 giugno 1911 n. 487 riguardante “Provvedimenti per la istruzione elementare e popolare”. Il regolamento applicativo della legge  venne approvato successivamente con regio decreto n. 604 del 2 gennaio 1913 e stabilì di istituirein ogni comune un patronato scolastico per fornire assistenza agli alunni elementari attraverso l’istituzione della mensa scolastica, la concessione di sussidi per calzature e vestiario nonchè la distribuzione di cancelleria e materiale didattico.

Nell’archivio storico comunale di Norcia, tra il carteggio amministrativo, è conservato lo statuto del patronato scolastico di Norcia che, di seguito, viene trascritto integralmente:

«STATUTO PER IL PATRONATO SCOLASTICO DI NORCIA

Cap. 1 Costituzione scopi e mezzi sul patronato

Art.1 – È  costituito in Norcia il patronato scolastico per provvedere secondo l’articolo 71 della legge 4 giugno 1911 n. 487:

1) all’assistenza degli alunni delle pubbliche scuole elementari

2) all’ incremento della coltura e dell’ educazione popolare

Art.2 – Il patronato scolastico è istituzione laica, cioè aliena da ogni spirito di parte politica, confessionale ed ha sede in locali forniti dal comune.

Art.3 – Gli scopi sul patronato

a) agevolare, nei migliori modi possibili, alle famiglie disagiate l’osservanza della legge sull’istruzione elementare fino al conseguimento della licenza.

b) cooperare a che la scuola pubblica elementare risponda sempre di più alle odierne esigenze igieniche educative integrandone l’orario e le provvidenze secondo i diversi bisogni degli alunni.

c) promuovere la fondazione di istituzioni ausiliari sulla scuola atti a prevenire la delinquenza minorile,a diffondere la cultura e l’educazione popolare, a consolidare e perfezionare le istituzioni esistenti quanto siano riconosciute idonee agli scopi e consone al disposto dell’ articolo 71 sulla legge del 4 giugno 1911.

d) favorire tra gli ex alunni e alunni le buone abitudini consone con la pratica della previdenza della cooperazione e della solidarietà.

Art.4 – per raggiungere tali scopi il patronato provvederà:

1) provvederà a rimuovere le cause indipendenti dalla volontà degli alunni e delle famiglie che possono ostacolare l’ adempimento dell’obbligo scolastico, principalmente col fornire gratuitamente agli scolari poveri quanto a loro necessario per trarre profitto dall’insegnamento e cioè:

a) la refezione

b) i libri di testo, la cancelleria scolastica e il materiale per lavoro manuale e lavori domestici.

c) vesti  biancherie e calzature.

d) cure mediche e ricostituenti, cura dentaria, cura climatica e balneare agli alunni poveri che dal medico visitatore delle scuole ne siano riconosciuti bisognosi e iscrizione gratuita alla futura scuola e alle gite istruttive scolastiche nei casi di merito e di bisogno.

2) istituirà educatori per trattenere ogni giorno durante l’ intervallo fra le lezioni dopo l’orario scolastico nei giovedì e altri giorni e mesi. Di vacanza fino a sera gli alunni orfani o genitori assenti di casa per qualsiasi ragione o che gli insegnanti risultassero trascurati dalle famiglie inette ad educarli; e promuoverà se non già esistenti gli istituti per l’educazione, per la indicazione e assistenza informativa, coordinandoli all’opera proposta.

3) istituirà scuole complementari serali e festive di disegno di insegnamento professionale, corsi di lezione e conferenze di cultura e di educazione civile.

4) promuovere mutue e associazioni scolastiche, associazione di ex alunni con carattere ricreativo e con intenti di educazione igienica. Di educazione fisica, civile e sociale.

5) istituirà biblioteche scolastiche, sale di lettura, ricreatori festivi con insegnamenti di igene, studio sul disegno e sul canto corale, e esercizi ginnastici e di moto, visite, gite ecc.

6) provvederà al ricovero per mezzo di apposite istituzioni o presso case famiglie, i fanciulli di famiglie immorali strascurate o affannate  in locali antigienici o temporaneamente assenti per malattie o altri motivi.

7) eserciterà opera di assistenza morale verso gli alunni poveri per il consegnimento di pasti gratuiti in istituti; di borse di studio o altre forme di beneficienza alle quali potessero aspirare non che verso gli alunni che hanno compiuto il corso classico e popolare per la scelta del mestiere, la ricerca d’occupazione, l’iscrizione a scuole professionali, serali, festive, ecc.

8) scriverà l’ applicazione delle misure preventive igieniche e sanitarie provocando frequenti visite mediche e apportando cure profilattiche; collaborerà con diligente vigilanza e assistenza all’opera del magistrato dei minorenni e interverrà per procurare e facilitare l’ ammissione dei giovinetti anomali o abbandonati o discoli in astratti istituti di educazione  e di  correzione o presso basse famiglie.

9) assumerà iniziative attività e manifestazioni civili atte a promuovere l’interessamento, il favore e la cooperazione della cittadinanza ai problemi e alle istituzioni di educazione e di cultura.

Art.13 L’assemblea generale dei soci è convocata in sessione ordinaria una volta l’anno entro i primi due mesi di scuola dal Presidente in seguito a deliberazione del Consiglio D’Amministrazione , mediante avviso integrante le materie da trattarsi comunicato con circolare ai soci e affisso al pubblico almeno otto giorni prima di quello stabilito per la seduta.

La convocazione straordinaria dell’ Assemblea viene ordinata dal Presidente sempre che sia deliberata dal Consiglio o sia richiesto da un terzo dei soci.

Art.14 Hanno diritto di prendere parte all’assemblea :

  1. I soci fondatori ,benemeriti e perpetui;
  2. I soci anomali che siano in corrente coi pagamenti;
  3. Tutti i membri del Consiglio D’Amministrazione, compresi quelli che, non essendo nominati dall’Assemblea, non rivestono la qualità di soci:

gli enti o le associazioni che fan parte , come soci, Del Patronato ,sono rappresentati dal rispettivo Presidente o da un suo Delegato.

Art.15 L’Assemblea, in prima convocazione non è valida se non sia interessata la maggioranza dei soci in corrente coi pagamenti; in seconda convocazione è valida qualunque sia il numero degli intervenuti.

Art. 16 Spetta all’Assemblea generale:

a)nominare i rappresentanti dei soci nel Consiglio D’Amministrazione a norma dell’art.7.

b) nominare i soci benemeriti;

c) nominare i revisori dei conti;

d) approvare i bilanci preventivi e consuntivi;

e) Deliberare le modifiche allo statuto da sottoporre al Consiglio Comunale ;

f) Deliberare il regolamento indicato nell’art . 8 Del Decreto 2 gennaio 1913 n°604.

Cap. IV Attribuzione del Presidente, della giunta e delle altre cariche sociali.

Art.17 il Presidente ha la rappresentanza legale dellà società in giudizio e nei rapporti coi terzi. Egli convoca e presiede la giunta, il Consiglio, le assemblee; prevede all’esecuzione delle sue Deliberazioni e può intervenire alle  adunanze dei riparti e presiederle nei casi d’urgenza da le disposizioni necessarie, riferendone al Consiglio nella sua prima adunanza. Nel caso d’impedimento, le funzione del Presidente sono disimpegnate dal vice presidente.

Art.18 La Giunta esecutiva si occupa in particolar modo dell’amministrazione comunale del convocamento tra i reparti; delle relazioni con le autorità in genere di tutto quanto riguarda le attribuzioni del Presidente e degli affari da sottoporsi a Deliberazione del Consiglio.

Art.19 I singoli reparti si occupano dell’andamento morale ed economico di servizio che formano oggetto di attività di ognuno di esperti rispettivi delegati ne riferiscono di volta in volta alla Giunta e al Consiglio.

Art.20 Il Segretario contabile è incaricato dalla Corrispondenza ufficiale, tiene in regola il registro di protocollo per l’amministrazione degli atti che pervengono al patronato, il registro di protocollo per l’annotazione degli atti che pervengono al patronato il registro dei soci e delle istituzioni della giunta e del Consiglio e delle assemblee, redige i verbali delle adunanze del Consiglio e tiene l’archivio degli atti che si riferiscono all’amministrazione e al patronato. Inoltre, tiene i registri relativi al patrimonio alle entrate e alle spese; emette, a richiesta del Presidente, avvisi di efrazione e mandati di pagamento, redige il progetto di bilancio preventivo e il bilancio Consultivo.

Art. 21 Il Tesoriere comunale non può assolutamente rifiutarsi; per  gli effetti della disposizione dell’art. 8 capitoli normali annessi alla legge di riscoprire delle imposte dirette, e di accettare il servizio Capo del Patronato scolastico è obbligato a prestare una lieve campione.

Il Tesoriere provvede alla riscossione delle entrate in base agli avvisi  trasmessigli dal Segretario Contabile e deposita l’ammontare delle entrate stesse presso la Cassa Postale di risparmio prendendone, quando occorra, una parte, nella misura fissata dal Consiglio, che egli terrà in consegna per i bisogni del mese corrente ai quali si provvede con mandati di pagamento fermati dal Presidente e dal Segretario contabile.

L’economo e il Consegretario dei beni mobili e immobili del Patronato fa tutte le provviste necessarie al funzionamento dei servizi tenendone nota in apposito registro. Cura che l’arredamento dei locali del Patronato e i locali stessi non Deteriorano e propone al Consiglio il modo e tempo migliore per gli appalti per le provviste e per le altre spese necessarie.

I mandati di pagamento non saranno titoli di scarico per il Tesoriere se non firmati dal Segretario Contabile, dal Presidente e dal Delegato per il riparto al quale si riferisce la spesa.

Capitolo V – Il Patronato e le istituzioni affini

Art.22 Il Patronato potrà provvedere alle esecuzioni delle sue varie funzioni direttamente o affidandone l’incarico ad altri istituti purchè questi accolgano l’alta vigilanza e l’opera coordinativa del Patronato medesimo. Potrà pure consonsiarzi; associarsi o stabilire accordi coi Patronati  di altri Comuni o con Istituzioni che siano conformi al suo carattere e seguano le stesse direttive.

Letto e approvato nell’ adunanza del 21 Aprile 1914 come da apposito verbale.

Il Commissario Prefettizio: Pasquale Talarico

Il Presidente Colantoni                                                               

Norcia 21 Aprile 1914».

 

Fonte: Archivio Storico Comunale Norcia, Carteggio post-unitario, 1914, b.

Bibliografia: Paris Vincenzo, Guida di Norcia, Spoleto, Prem. Tip. Dell’Umbria, 1906.

Foto: Norcia, 13 febbraio 1912, scuola tecnica. Collezione Vincenzo Righetti.

Progetto Alternanza Scuola Lavoro – III Liceo Scientifico Cascia.

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